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Salute. Controversie in tema di carcinoma mammario e ovarico - Il 28 e 29 febbraio all’Oncologico di Bari

Il Prof. Vito Lorusso. (foto com.) ndr.
Vito Lorusso: “sempre più colpite le donne sotto i 45 anni. Per la giovane età è importante preservare la fertilità e i disturbi sessuali” 

di Antonella Daloiso

BARI, 21 FEB. - Le statistiche mondiali mostrano un incremento del tumore al seno, che è la prima causa di morte nelle donne nella fascia di età tra i 35 e i 44 anni. Altrettanto dicasi per il tumore ovarico che è ancora tra i più letali e dal 2013, è cresciuto del 7%. Molti di questi casi sono dovuti a mutazione genetica, di cui i geni BRCA1 e BRCA2 costituiscono la percentuale più rilevante. Di questo e di molto altro si parlerà il 28 e il 29 febbraio all’Oncologico di Bari nel corso del convegno “Controversie in tema di Carcinoma mammario e Carcinoma Ovarico”. I lavori avranno inizio venerdì 28 febbraio alle 15 per proseguire per tutta la mattinata di sabato 29. “I recenti dati epidemiologici – spiega Vito Lorusso, oncologo e presidente del convegno insieme a Francesco Giotta e Emanuele Naglieri – riferiscono un aumento di casi di cancro della mammella in donne al di sotto dei 45 anni. Un dato che pone una serie di interrogativi su elementi peculiari per la patologia delle giovani donne. L’obiettivo di questa due giorni è di individuare le dimensioni del problema, attraverso un approccio multidisciplinare, anche tenendo conto delle problematiche che riguardano le donne in giovane età, come ad esempio, la possibilità di preservare la fertilità e attenuare i disturbi sessuali durante la chemioterapia”. Il cancro al seno è da considerarsi un vero e proprio problema sociale. In Italia sono 300.000 le donne che stanno combattendo la malattia con 32.000 casi nuovi di tumore ogni anno e 11.000 decessi.

“Per fortuna però, questo tipo di patologia è sempre più curabile, anche nei casi di cancro particolarmente aggressivo. Nel corso del convegno, infatti, non mancheranno – continua l’oncologo – approfondimenti sulle nuove terapie per pazienti con HER2 positive e in fase avanzata e per quelle con triplo negativo.” A questo proposito, argomento della prima sessione di venerdì 28 febbraio, moderata da Vito Lorusso e da Geny Palmiotti, saranno proprio le terapie adiuvanti e neodiuvanti più efficaci per questa tipologia di carcinomi. Gli ultimi dati sono comunque confortanti, perché confermano un miglioramento della sopravvivenza globale di queste pazienti grazie alle nuove frontiere della tecnologia farmacologica. Relatori: Saverio Cinieri (Brindisi), Giulia Bianchi (Milano), Giuseppe Naso (Roma). Seguirà la discussione con: Raffaele Ardito (Rionero in Vulture), Gennaro Gadaleta-Caldarola (Barletta), Lucia Moraca (Foggia), Carmela Ostuni (Castellana Grotte), Simona Vallarelli. Oncologi di fama nazionale provenienti da tutta Italia porteranno il loro contributo di idee, di studi e di esperienze. “Cercheremo di fare una analisi del problema a tutto campo – chiarisce Vito Lorusso – partendo dalla valutazione anatomo patologica sino alla aspettativa dell’entità dei benefici della chemioterapia e di farmaci di nuova generazione. Prenderemo in esame, alla luce della letteratura, i timing di trattamento più appropriati tra neoadiuvante versus adiuvante finalizzati a migliorare l’outcome della paziente”. 

La seconda sessione di venerdì, sarà moderata da Michele Aieta (Rionero in Vulture) e da Livio Blasi (Palermo): si continuerà a dibattere sul triplo negative, sul ruolo del Bevacizumab, di immunoterapia e di chemioterapia. Relatori: Lorenzo Gerratana (Aviano), Francesco Giotta, Cecilia Nisticò (Roma). Discussione: Antonio Cusmai, Raimondo Ferrara (Trani), Elisabetta Montagna e Giuseppe Rizzi. I lavori della seconda giornata saranno aperti alle 9,30 con la lettura magistrale di Giuseppe Viale (Milano) su HER 2 low “to treat or not to treat this is the question”. Nella terza sessione, moderata da Vincenzo Adamo ( Messina) e Nicola Marzano, proseguirà l’approfondimento del cancro alla mammella nelle pazienti Luminal A e B, ma si parlerà anche di inibitori delle cicline che bloccano la replicazione del DNA maligno, di antracicline, di farmaci antiormonali. Relatori: Mauro Mastropasqua, Michele Caruso (Catania), Maria Elena Cazzaniga (Monza), Giuseppina Ricciardi (Messina), Alessandra Fabi (Roma), Mariangela Ciccarese. Discussione : Nicolangelo Calvi (Barletta), ancora Cusmai e Gadaleta-Caldarola, Maria Forcignanò (Lecce), Nicola Sasso (Acquaviva delle Fonti). 

La lettura magistrale di Francesco Cognetti (Roma) sul ruolo delle signature genetiche nella malattia in fase iniziale, con discussant di Stefania Tommasi e la lettura di Roberto Bordonaro (Catania) sulla “Sostenibilità della terapia oncologica nel carcinoma mammario” completeranno il focus affidato alla sessione. L’ultima sessione del convegno, che assegna 7 crediti formativi, è moderata da Mario De Lena, Emanuele Naglieri e Graziana Ronzino (Lecce). Argomenti principali, l’algoritmo terapeutico del tumore ovarico, il significato clinico del BRCA 1 e 2, nel carcinoma mammario e lo stato dell’arte nella profilassi dell’emesi. A relazionare: Domenica Lorusso (Roma), Laura Orlando (Brindisi), Vito Lorusso. Discussione: Stefania Bruno, Maurizio Di Bisceglie (Foggia), Marianna Giampaglia (Potenza), Agnese Latorre e Simonetta Stani (Roma). I lavori termineranno alle 13,30 con le conclusioni affidate a Francesco Giotta e a Vito Lorusso.



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