Calcio. Pelusi cede le quote a Marrocchino
Foggia 20 genn. – Come la “sora Cecilia” Il Foggia tutti lo vogliono, ma nessuno se lo piglia! Oppure adattabile ala situazione del club di via Gioberti può anche essere il proverbio: “Mentre i dottori litigano il malato muore”. Francamente il popolo di fede rossonera, e non parliamo solo del tifo organizzato, ne ha francamente le tasche piene di questo “balletto” che dura da troppo tempo e che non fa altro che disorientare la piazza sul futuro del Foggia. Il duo Felleca-Pelusi ha trattato con vari imprenditori ritenendo le offerte a volte non congrue ed altre convincenti, ma sulla questione gli interventi di Maria Assunta Pintus detentrice del quaranta per cento delle azioni non si è mai dichiarata favorevole alla cessione. Da domani sarà lotta a due Felleca-Pintus visto che Davide Pelusi, attuale AD del Calcio Foggia 1920, l’unico dirigente rossonero nelle grazie della tifoseria, nel pomeriggio (mercoledì) in uno studio notarile di Milano, passerà il suo venti per cento alla Virtus Srl, società a cui capo c’è l’imprenditore Francesco Marrocchino che dovrebbe, nella giornata di giovedì, tenere una conferenza stampa in videoconferenza in cui illustrerà sia i dettagli dell’operazione che il suo progetto. Quindi via Pelusi Felleca sarà affiancato dal nuovo socio nel tentativo di far cedere alla Pintus il suo quaranta per cento all’imprenditore cinematografico Di Silvio pronto ad agire sul mercato per rinforzare l’organico. Immediata la risposta della imprenditrice sarda che in un comunicato ha affermato: “Considerato che il contratto preliminare inviato al signor Felleca nella prima mattinata di domenica 17 gennaio, che peraltro includeva integralmente i termini dell’offerta ricevuta dal gruppo Di Silvio, oltre alle ulteriori pretese economiche proposte dallo stesso Felleca, non ha avuto definitivo positivo riscontro da parte sua, per evitare il continuo strumentale gioco di parole, comunico che domani mattina verrà formalizzato il mero esercizio di prelazione per l’acquisizione delle quote di Felleca, condizionato a previa due diligence”, ovvero in seguito a verifica dei conti societari. Immediata la risposta di Felleca che nella serata di martedì attraverso il proprio legale, l’Avv. Brillante ha chiarito la situazione: “La proposta che Pintus ha fatto pervenire attraverso il suo legale al legale di Felleca non conteneva gli stessi termini e condizioni, né includeva alcuna pretesa economica di Felleca perché non era stata preventivamente discussa o concordata. L’esercizio del diritto di prelazione non può essere condizionare a nulla (neppure alla due diligence), o viene esercitato o non viene esercitato. Se Pintus non formalizza l’esercizio del diritto di prelazione in modo definitivo e non condizionato entro i termini previsti dallo statuto e replicando le medesime condizioni dell’accordo con Di Silvio, Felleca è libero di vendere a Di Silvio subito dopo lo scadere del termine”. Insomma, in conclusione, ancora tempi lunghi e nulla di fatto. Passando al calcio giocato, del quale vorremmo scrivere e basta, il Foggia sta cercando di metabolizzare le due brutte prestazioni offerte con la Juve Stabia in casa e a Catania, evidenziando di soffrire particolarmente contro le squadre ben strutturate e che praticano un gioco di una certa qualità. Non è secondario rilevare che il Foggia ha perso punti, ad eccezion fatta del derby con il Bari e della vittoria con il Palermo, perdendo con Teramo, Ternana, Catanzaro, Avellino e Catania, compagni che fanno parte dell’élite del Girone C. vedremo, se si opererà sul mercato, ma tutto è ovviamente reso statico dalla situazione societaria. Per quanto concerne lo stato fisico di Rocca, un dei pilastri del centrocampo rossonero, infortunatosi nei primi minuti di Catania-Foggia, gli esami strumentali hanno evidenziato una lesione di primo grado al bicipite femorale della gamba destra. Ovviamente non ci si sbilancia sui tempi di recupero che saranno valutati nei prossimi giorni dallo staff medico del club. Quasi certo il suo forfait domenica prossima a Bisceglie.
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