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Con la Juve Next Gen. un balzo in più. Esordio vincente di Zauri. Foggia da rivedere, tuttavia

(foto N.B.) ndr

di Nico Baratta

FOGGIA, 10 NOV. - Sembra che il Foggia abbia ritrovato il giusto piglio, sembra…. Non per il gioco, per il risultato, portando a casa tre preziosissimi punti, che per ora non la salvano dalla zona play-out, a 13 punti undicesima in classifica, ma ridanno sicuramente respiro e miglior convincimento delle proprie forze, seppur sempre esaurite prime del triplice fischio.

Contro la Juventus Next Gen., allo Zaccheria, il Foggia vince per 1 rete a 0. Un goal giunto ad inizio partita, al 28esimo con Orlando, con avversari poco determinati nella prima fase di gioco, poi rinvigoriti dettando a tratti gioco in campo. Ciononostante per i ragazzi Next la classifica si fa sempre più nera.

Dopo le drammatiche vicende della sciagura dei tre Ultras e dopo quelle articolatissime del Foggia legate prima ai risultati negativi, poi all’uscita di scena di Mister Capuano, e dopo del DS Roma, e l’azzeramento dello staff tecnico, per poi subentrare Mister Luciano Zauri e Luca Leone come DS, oggi in campo dal fischio d’inizio pare si sia presentata una squadra rivoluzionata nei nomi, pur mantenendo gli stessi attori, chi dal primo minuto, chi dal 70esimo in poi.

Sugli spalti presenti meno di quelli abbonati, spettatori in netto calo, delusi dalle ultime sconfitte e soprattutto da una squadra che per voce popolare non merita di indossare la casacca foggiana.

Certo, l’avversaria dei rossoneri non è stata di quelle da gare da mozzafiato, all’ultimo respiro, ma anche i padroni di casa non si sono spesi più di tanto, lasciando spazi, a volte voragini, che hanno ringalluzzito gli ospiti, più volte vicinissimi al pari. Da rimarcare per i rossoneri le ormai solite occasioni sprecate per un raddoppio che ci poteva stare, a fronte delle maggiori occasioni della Juve Next Gen., anch’essa sprecona.

Mister Zauri fin dal primo minuto ha schierato Pazienza, il giovanissimo centrocampista, degno di indossare la maglia rossonera con i suoi satanelli, risultando il miglior in campo. Contestualmente lascia in panchina le teste di serie, poi fatte entrare all’incirca negli ultimi venti minuti. Ingressi fischiati durante il gioco per personalissime scelte di giocate non collaborative con i compagni di squadra. E qui si potrebbe riassumere tutta la decadenza di tratti di partite che hanno determinato questa condizione di classifica. Fischi meritati per le occasioni sprecate dinanzi a porte quasi vuote. Decadenza evidenziata anche dalle condizioni fisiche dei calciatori foggiani, che a fine partita sono letteralmente caduti a terra, stanchissimi, sdraiandosi sul manto erboso vistosamente affannati. Un’immagine impressionante, squalificante e squallida per dei professionisti, seppur umani.

Ora in Zauri si spera in una rivisitazione delle posizioni in campo, delle tattiche e schemi. Come pure in una campagna riparatoria per garantire al Foggia la permanenza in categoria. E che possa riportare allo stadio quella gente, tifosi e famiglie, per farlo rimbombare di cori pro-Foggia come avveniva un tempo, per rivedere e riascoltare la festa rossonera.

Cartellino di Gara

FOGGIA: (4-3-3): Perina; Zunno, Parodi, Camigliano, Vezzoni; Pazienza (61′ Tascone), Mazzocco, Da Riva; Orlando, Millico (70′ Emmausso), Sarr (70′ Murano). All. Zauri. A disp. De Simone, De Lucia, Santaniello, Carillo, Ascione, Lannunziata.

JUVENTUS Next Gen. (4-2-3-1): Daffara; Turco, Pedro Felipe, Scaglia, Rouhi; Peeters (61′ Owusu), Palumbo (90′ Amaradio); Anghelè, Guerra (61′ Papadopoulos), Cudrig (71′ Puczka); Semedo (71′ Mancini). All. Spanò (Montero squalificato). A disp. Radu, Cat Berro, Macca, Comenencia, Mancini, Savio, Ledonne, Citi, Puczka

Arbitro: Il sig. Domenico Castellone della Sezione di Napoli
Assistente 1: Il sig. Matteo Taverna di Bergamo
Assistente 2: il sig. Mattia Bettani di Treviglio
Quarto uomo: Il sig. Michele Coppola di Castellammare di Stabia

Marcatori: al 28' pt Orlando L. (F).
Ammoniti: 22′ Peeters, 44′ Millico, 76′ Parodi, 81′ Murano, 86′ Tascone, 89′ Mancini.
Espulsi: nessuno.



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