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Monte Sant’Angelo, assassinio Fischetti. «Questa è la verità». Lettera della mamma in ricordo del figlio

Felice Fischetti (foto famiglia Fischetti) ndr.
di Nico Baratta

MONTE SANT'ANGELO (FG), 17 LUG. - In questi giorni ricorre il drammatico anniversario della morte di un giovane 23enne. Felice Fischetti, di Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia, un anno fa fu ucciso accoltellato dall’allora 60enne. R.L.A. perché, secondo l’omicida, era reo di aver urinato sotto l’ingresso della sua abitazione. Questo è quanto allora è stato detto e riportato dai media e dagli inquirenti, che nel frattempo hanno arrestato l’attuale 61enne che con un pugnale lungo ben 30 centimetri con la lama da 18 ha tolto la vita al giovane Felice. Un dramma per un atto che al massimo avrebbe causato un litigio, forse un ceffone, ma mai la morte. E invece, oggi, la famiglia Fischetti piange ancora il suo giovane figlio.

Ma davvero Felice quella domenica del 16 luglio 2017, dopo le ore 23, in compagnia di un suo amico, avrebbe urinato l’uscio di R.L.A.?

Secondo quanto ci ha fatto sapere la famiglia Fischetti quella sera non è andata così. La mamma di Felice ci ha contatti e ci ha chiesto di ristabilire la verità.

«Io sono la mamma di Felice. Sto qui a precisarVi che mio figlio non ha urinato vicino la casa del suo assassino. Si trovava in quella maledetta strada con il suo amico per andare a prendere la macchina (andava verso il Quartiere Junno, ndr.). Si è solamente trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Con i sani principi di una buona educazione che gli abbiamo insegnato, vi ricordo che Felice è stato chiamato dal balcone dal suo assassino e lo ha aspettato credendo che avesse bisogno di qualcosa. Il resto lo sapete.... Vi scrive una mamma che ha perso un figlio di soli 23 anni. Questo è l’accaduto. Mio figlio ha avuto il tempo di raccontarmi tutto...è stata l’ultima volta che ci siamo parlati (in ospedale sul punto di morte, purtroppo, ndr.) Quindi io credo che sia giunta l'ora di modificare l'articolo perché questa è la verità».

Apprendiamo turbati questa cruda ma reale dichiarazione, che renderebbero attoniti chiunque, a distanza di un anno dalla prematura violenta dipartita di Felice. Con ciò siamo vicini al dolore della mamma e a quello di tutta la sua famiglia: è sempre innaturale e disumano che un genitore veda morire suo figlio. Per tal motivo, per dar voce alla famiglia, pubblichiamo la lettera che la mamma di Felice ha fatto pervenire presso la nostra redazione. Ovviamente siamo qui anche per eventuali dichiarazioni della controparte, un servizio dovuto per la libertà d’informazione, anche per chi è reo omicida. Con ciò ringraziamo la famiglia Fischetti per l’attenzione conferita e rinnoviamo le nostre più sentite condoglianze.

LETTERA DI UNA MAMMA IN RICORDO DI FISCHETTI FELICE
“Tutto iniziò esattamente un anno fa’. Il 16/07/2017 alle 23:12 una telefonata ci ha sconvolto la vita. Sono corsa da te, mi hai raccontato tutto, ho parlato con Te per l'ultima volta. Inutile la corsa in ospedale, l'intervento d'urgenza, il Signore aveva già deciso per Te, anche se per 3 notti e 2 giorni Gli ho implorato di prendersi la mia vita e non la Tua. All’alba del 19, il tuo cuore ha smesso di battere e noi ci siamo dovuti prendere in carico una croce troppo pesante da portare, perché è disumano che un genitore debba seppellire il proprio figlio. Viviamo con un dolore costante che ci lacera il cuore, aspettando che il tuo assassino paghi per quello che ha fatto, ti ha tolto la vita per esserti trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato, e questo non lo accetteremo Mai. Sappiamo che da lassù, vegli su di noi e ci dai la forza di sopravvivere per il bene che provi verso i tuoi fratelli e i tuoi cari. Io, voglio immaginarti felice lassù con Francesco, Michele e Andrea ed ogni giorno aspetto con ansia la notte, perché è vero che la notte prende la forma di tutto ciò che ti manca e Tu quando chiudo gli occhi mi baci, mi abbracci e mi sorridi. Oggi non ci resta che dirti: "Nell' attesa di rincontrarci SII FELICE"
I TUOI GENITORI

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